Il meteo è incerto e scelgo il Monte Bisbino, sperando di riuscire a toccare la neve per la prima volta quest’anno. Ed eccomi presto accontentata, sono quasi emozionata! Mi fanno compagnia una miriade di uccellini cinguettanti e un profumo umido di sottobosco mentre si disegna la siluette del monte, offuscata dalle nuvole basse. Il santuario sulla cima ha un che di mistico avvolto dalla nebbia e non mi importa se non vedo il panorama circostante.
Ha lo stesso aspetto velato e intrigante il prosecco imbottigliato sui lieviti di Tenuta Giol, una bottiglia dalla timida effervescenza che sprigiona sentori di acque salmastre e iodio di mare, insieme a una freschezza che in fondo mi rallegra.
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